I 5 trend della mobilità sostenibile nel 2023. - MUV

I 5 trend della mobilità sostenibile nel 2023.

1 Febbraio 2023


In questo articolo riassumiamo i principali trend della mobilità sostenibile nel 2023, guidati da una crescente consapevolezza ambientale e ricerca di soluzioni sostenibili da parte dei cittadini. Aumentano le restrizioni sulle emissioni e le politiche ambientali ed emergono nuove tecnologie per la mobilità elettrica e sostenibile.

1. Il primo trend è la sempre più diffusa adozione di veicoli elettrici. 

Secondo l’analisi di Geotab, in Europa il 60% delle flotte potrebbe passare ai veicoli elettrici, risparmiando in totale oltre 156.000 tonnellate di CO₂ e più di 260 milioni di Euro. Sono sempre maggiori le leggi introdotte che limitano la circolazione dei veicoli ad alte emissioni e le infrastrutture di ricarica stanno diventando più diffuse. Binomio che rende più conveniente possedere un veicolo elettrico. Electra, startup nata a Parigi nel 2021, sta facendo il suo ingresso in Italia con 3.000 nuovi punti di ricarica che verranno installati nei prossimi tre anni su tutto il territorio italiano. Inoltre, i produttori di automobili stanno investendo in modelli a batteria con autonomie sempre maggiori e prezzi più accessibili.

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2. La mobilità condivisa cresce di popolarità.

Sempre più popolare e accessibile, la mobilità condivisa offre un’alternativa più sostenibile ai veicoli privati. Si tratta di un servizio che sta incoraggiando anche la transizione verso veicoli a batteria, minimizzando così l’impatto degli spostamenti dei cittadini. Dalla Conferenza nazionale “Lesscars: drive the revolution”, organizzata dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility, emerge che i veri protagonisti sono i due ruote: i monopattini sono il 51% dei veicoli di mobilità condivisa presenti nelle città italiane. Le bici il 31%, gli scooter il 10% e le auto il 7%. Dai dati del Sesto Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility risulta che nel 2021 Roma registra il maggior numero di veicoli (14.500), seguita da Milano (5.250) e Reggio Emilia con 1.600 veicoli disponibili. ​​

Sul fronte della sicurezza stradale il lavoro da fare continua, anche se, come dimostra lo studio di Osservatorio nazionale sharing mobility ed Assosharing, nel 2022 gli incidenti nella micromobilità sono diminuiti dell’80%. Esempio virtuoso è la flotta di monopattini Dott dotata di frecce direzionali e ruote più grandi. 

3. La digitalizzazione verso una mobilità intelligente. 

L’UE sta aiutando il settore dei trasporti ad aumentare l’uso delle nuove tecnologie al fine di diventare più pulito, più sicuro ed efficace.

“Le tecnologie digitali hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui ci muoviamo, rendendo la nostra mobilità più intelligente, più efficiente e anche più verde”.

Adina Vălean, commissario europeo per i Trasporti.

La tecnologia della navigazione GPS sta diventando sempre più avanzata e offrirà ai conducenti informazioni su percorsi più efficienti e veloci. Le tecnologie di assistenza al conducente, come cruise control, frenata automatico o assistenza al parcheggio, stanno diventando sempre più comuni rendendo la guida in città più sicura e sostenibile.

Nel frattempo le 4 Big Tech si contendono un ruolo da protagoniste nell’industria dell’automotive. 

4. Sarà un anno interessante per i MaaS (Mobility as a Service).

Quarto trend della mobilità sostenibile nel 2023 sono i MaaS, applicazioni all-in-one che integrano molteplici servizi di trasporto pubblico e privato accessibili grazie ad un unico canale digitale. Gli utenti possono accedere a servizi di auto condivisa o  di taxi, alla bicicletta elettrica e ai mezzi pubblici, pianificando, prenotando e pagando in un unico canale digitale. Durante il 2023 partirà la sperimentazione “MaaS for Italy” con le prime tre città pilota individuate – Milano, Napoli e Roma. I progetti di sperimentazione MaaS nei rispettivi territori dovranno essere riassunti, entro il quarto trimestre, in un documento contenente i risultati e la valutazione degli impatti, evidenziandone opportunità e criticità. Un servizio MaaS efficace può costituire uno strumento estremamente utile, non solo per innovare il settore della mobilità ma anche e soprattutto per favorire uno shift modale verso modi di trasporto più sostenibili. 

5. Cresceranno le città con limiti a 30km/h. 

L’obiettivo è ridurre il numero e la gravità di incidenti stradali urbani, rumore, traffico e inquinamento ridisegnando città sempre più human-centred. Con una media italiana di 65 auto ogni 100 abitanti, i dati del Rapporto Mobilitaria (Kyoto Club, Cnr, Isfort) ci dicono che il traffico urbano genera fino al 60% dell’inquinamento atmosferico.

La Città 30 ridisegna gli spazi e mette al centro le persone, specialmente quelle più vulnerabili: bambini, anziani e persone con disabilità.

Con i 30 km/h la città diventa più inclusiva. Dopo Bologna e Torino, dal 2024 entrerà in vigore il limite di 30 km/h in (quasi) tutta la città di Milano.

Valencia, invece, punta direttamente a diventare una città senza auto. L’amministrazione dimostra come continuare a investire in aree pedonali e ciclabili e potenziare il trasporto pubblico porta a una conseguente riduzione dell’impatto ambientale e a una migliore qualità della vita per residenti e visitatori.

Sarà questo il futuro delle città? È possibile che in futuro ci siano sempre più città senza auto. Tuttavia, dipenderà da fattori come la disponibilità di alternative valide, la volontà politica e la cultura delle persone. Utilizzando MUV diventiamo promotori di una mobilità sostenibile e attiva, con benefici non solo sulla nostra salute ma anche sull’ambiente. Se ancora non l’hai fatto non ti resta che scaricare subito l’app MUV Game!

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Hanno già trasformato i colleghi in atleti della mobilità sostenibile e contribuito attivamente a ridurre le emissioni i dipendenti di INAIL, LIST, ISPRA, Fondazione Unipolis, Fondazione CRT e tanti altri.

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