Educare alla mobilità sostenibile scolastica - News - MUV

Educare alla mobilità sostenibile scolastica

20 Novembre 2020


In questo post parliamo di mobilità sostenibile scolastica, cercando di fornire spunti di riflessione sull’importanza di una pianificazione e riorganizzazione dei tragitti quotidiani casa – scuola

Se per mobilità sostenibile s’intende un insieme di soluzioni che possano ridurre al minimo l’impatto ambientale, massimizzando l’efficienza, l’intelligenza e la rapidità degli spostamenti, la mobilità sostenibile scolastica intende promuovere la salute degli studenti attraverso il loro movimento, ridurre la presenza di auto davanti alle scuole, favorire la socialità e l’autonomia.

L’obiettivo principale è migliorare la qualità dell’aria e diminuire l’inquinamento, riducendo i rischi per la salute dei cittadini, in particolare dei più piccoli, che sono tra i soggetti maggiormente a rischio. Rimandiamo a questo articolo per approfondire i rischi e le conseguenze dell’inquinamento per la salute e l’analisi che sembra affermare che il Covid-19 colpisce le aree dove l’aria è più inquinata.

L’emergenza sanitaria Covid-19 ha avuto un impatto significativo sulle abitudini quotidiane delle persone e in particolare sui comportamenti e sulle scelte legate alla mobilità.

mobilità sostenibile

Le modalità di spostamento, soprattutto per genitori e alunni, dovevano essere oggetto di una riorganizzazione. Nonostante le task forces, le linee guida e i nostri tentativi sono stati spesi 262 milioni di euro per gli incentivi per la micro mobilità, la mobilità ciclabile e l’ecobonus per le auto e di non investire nell’analisi della (nuova) domanda di mobilità e nella pianificazione dei trasporti per motivi di lavoro o di studio. 

Toti Di Dio, CEO e Co-Founder di MUV B Corp, ne parla approfonditamente su un suo articolo LinkedIn: Irresponsabili della mobilità.

Cosa si prospetta nel post pandemia?

Ad aprile 2020 abbiamo lanciato una prima indagine a livello nazionale e abbiamo raccolto più di 1.600 risposte. I dati sono aperti e consultabili a questo link.

L’analisi conferma le preoccupazioni circa una minore propensione all’utilizzo di mezzi pubblici. Risulta dunque di primaria importanza disincentivare il ritorno all’auto privata: il traffico veicolare generato soprattutto dagli spostamenti casa-scuola, che inevitabilmente si ripercuotono anche su quelli casa-lavoro, è uno dei maggiori problemi legati alla congestione stradale e alla mobilità urbana.

Pianificare e organizzare gli spostamenti casa-scuola è oggi indispensabile per ridurre la congestione in orari di punta, assicurare il distanziamento tra le persone e garantire la sicurezza dell’accessibilità scolastica post Covid-19.

Riorganizzare la mobilità non è più una scelta.

La Scuola deve partecipare a educare nuove abitudini di mobilità di oggi e di domani. Mettere in campo azioni specifiche per promuovere la mobilità sostenibile nei tragitti verso la scuola: a piedi, in bici, utilizzando il bike o car-sharing e il car-pooling. E, alle dovute condizioni, anche i mezzi pubblici. 

Educare al cambiamento

Al pari delle esigenze aziendali, devono essere ascoltate le esigenze della popolazione studentesca e delle loro famiglie. Giovani che, più di tutti negli ultimi anni, si sono battuti per un pianeta più sostenibile, influenzando positivamente le proprie famiglie, insegnanti e scuole.

La tutela dell’ambiente è il oggi il principale motivo che scatena le proteste dei ragazzi. 

Fridays For Future è il movimento di mobilitazione per il clima più grande di sempre, fondato da Greta Thunberg, classe 2003, che da due anni sciopera dalla scuola ogni venerdì per chiedere al governo un impegno concreto al fine di fronteggiare l’emergenza climatica e rispettare la soglia limite di 1,5 gradi. 

“Persone che soffrono e muoiono. Interi ecosistemi al collasso. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa. E voi parlate solo di soldi e delle favole dell’eterna crescita economica. Come osate?” 

Il discorso di Greta Thunberg al Climate action summit a New York del 23 settembre 2019.
sostenibilità e mobilità sostenibile

Ma Greta non è l’unica giovane attivista di questi anni. Anna Taylor, Holly Gillibrand, Kyra Gantois, Anuna De Wever, Adelaide Chalier, Alexandria Villasenor. Ragazzi che sono soprattutto i cittadini del futuro che erediteranno il mondo che saremo in grado di consegnargli

La scuola riveste un ruolo strategico nella promozione di uno sviluppo sostenibile e di una cultura della mobilità sostenibile scolastica. 

Da settembre 2020 è stata introdotta nel sistema scolastico la materia di Educazione ambientale e sviluppo sostenibile, inserita all’interno del programma più ampio di Educazione civica, obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado.

“Stiamo puntando molto sui giovani, sulle loro coscienze e la loro sensibilità, a tutti i livelli. Con l’inserimento dell’educazione ambientale vogliamo far sì che le generazioni future abbiano una coscienza ambientale maggiore di quella che la mia generazione ha dimostrato di avere.”

Come sottolinea il Ministro Costa, l’educazione ambientale è fondamentale per sensibilizzare e formare una generazione attenta, informata e rispettosa del Pianeta.

Bisogna partire dalla scuola. Educare al cambiamento per formare una generazione futura sempre più consapevole.

Sì all’educazione al cambiamento e agli interventi strutturali come corsie preferenziali, piste ciclabili, ztl, strisce blu e dotazione nei parcheggi delle scuole di rastrelliere per biciclette. Ma non bastano. E’ fondamentale una riorganizzazione della mobilità.

Senza un piano di coordinamento non ci può essere una promozione efficace di una mobilità sostenibile e sicura. 

Riorganizzando i sistemi di mobilità nelle città, favorendo i mezzi sostenibili e pubblici e incoraggiando comportamenti responsabili e salutari. 

Chi coordina gli spostamenti casa – scuola promuovendo una mobilità sostenibile?

Con la legge n. 221 del 28 dicembre 2015 è stata introdotta la figura del Mobility Manager Scolastico. Un ruolo chiave in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, scelto su base volontaria e senza riduzione del carico didattico. 

Il mobility manager scolastico, oltre a organizzare e coordinare gli spostamenti casa scuola attraverso l’elaborazione di un Piano di Spostamento Casa-Scuola (PSCS):

  • mantiene i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto
  • si coordina con gli altri istituti scolastici presenti nel Comune
  • verifica nuove soluzioni
  • favorisce l’utilizzo della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale.

Il PSCS è uno strumento di gestione della mobilità di studenti, insegnanti, dirigenti, personale ATA di un Ente o Istituto Scolastico che ha l’obiettivo di ridurre l’utilizzo dei mezzi privati, favorire l’uso del trasporto pubblico a beneficio della qualità dell’aria, dell’ambiente e della congestione delle città.

La realizzazione del piano di mobilità scolastica prevede:

  • una fase di mappatura del contesto e della domanda di trasporto
  • una fase di analisi dei dati raccolti
  • una proposta di nuove soluzioni e servizi
  • una fase di valutazione
  • un dialogo con gli enti locali per lo sviluppo delle iniziative. 

Al pari del PSCS, esiste il Piano di Spostamento Casa Lavoro (PSCL) che considera invece gli spostamenti quotidiani dei cittadini che si recano al lavoro.

La mobilità sostenibile è un gioco di squadra

Coinvolgere gli studenti non è semplice. Coinvolgere studenti e genitori lo è ancora meno.

Negli ultimi 8 anni, durante la sperimentazione di MUV, abbiamo condotto una ricerca su quali “leve” e incentivi generino nuove motivazioni e portino ad un cambio di abitudini in ambito di mobilità.

Si chiama Edutainment (neologismo che fonde Education e Entertainment) e studiando nuove tecniche di intrattenimento e design del comportamento è nato MUV.

Ci siamo chiesti: come stimolare gli studenti attraverso una forma di gamification a scegliere di andare a scuola con mezzi sostenibili? Attraverso un gioco.

Da marzo 2023 le scuole possono iscriversi gratuitamente al Torneo MOB, parte del progetto biennale di Fondazione Unipolis per avvicinare i giovani alla mobilità sostenibile promuovendo il loro coinvolgimento diretto.

Ad Aprile 2021 MUV, grazie al supporto della Fondazione CRT e dei partner coinvolti, ha organizzato un torneo di mobilità sostenibile per le classi IV e V delle Scuole secondarie del Piemonte. 

MUV è un serious-game che cambia la percezione della mobilità quotidiana, con l’obiettivo di trasformare la mobilità urbana in uno Sport. Mentre studenti, genitori e insegnanti giocano e si sfidano tra tornei e competizioni, MUV raccoglie informazioni e dati sugli impatti ambientali utili alla redazione di piani di mobilità sostenibile scolastica

Se ti abbiamo incuriosito, non esitare e scrivici per qualsiasi domanda.

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Hanno già trasformato i colleghi in atleti della mobilità sostenibile e contribuito attivamente a ridurre le emissioni i dipendenti di INAIL, LIST, ISPRA, Fondazione Unipolis, Fondazione CRT e tanti altri.

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Che si tratti di un progetto di sostenibilità per i dipendenti o di sponsorship per i nostri campioni, la partita del cambiamento la giocano anche aziende e organizzazioni.

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