13 Luglio 2021
Oggi vogliamo raccontarvi il viaggio in bicicletta di Simona Russo alla scoperta delle bellezze della Sicilia.
Simona ha 25 anni e una laurea magistrale in ingegneria energetica. Tra le sue passioni la sostenibilità ambientale, l’economia circolare e le energie rinnovabili che la impegnano anche professionalmente. Ma soprattutto, tra i suoi interessi, la bicicletta.
Da un uso più saltuario, è negli anni dell’università che Simona inizia a utilizzare il due ruote in modo quotidiano nei suoi tragitti casa-università. «Dopo aver provato metro, scooter e bus per raggiungere la cittadella universitaria, ho capito che il migliore mezzo fosse senza dubbio la bicicletta. Più veloce durante le mattine trafficate di Palermo, dà una carica migliore del caffè per iniziare bene la giornata e, nel rientro, permette di scaricare lo stress accumulato a fine giornata.»
Ci racconta che è proprio durante i lunghi mesi di #DontMUV che inizia a sognare e a progettare il periplo della Sicilia. La spinta è arrivata dal lungo itinerario cicloturistico che Jovanotti, il suo cantante preferito, ha compiuto sui pedali, in solitaria, tra Cile e Argentina nei primi mesi del 2020. «Mentre mi stavo documentando, ho trovato anche un articolo che parlava di due giovanissimi che sarebbero partiti per compiere un’impresa di beneficenza in 7 giorni. La loro iniziativa mi ha commossa e ispirata.»
Ed è così che nelle prime occasioni di apertura post lockdown Simona insieme a Valentina avanzano verso percorsi più lunghi. Da Palermo a Cefalù, Terrasini, Castellammare del Golfo. «Dopo questi giri di prova ci siamo rese conto che sì, potevamo farcela!»
Simona e Valentina partono e in 12 giorni attraversano Trapani, Mazara del Vallo, Porto Empedocle, Gela, Modica, Portopalo di Capo Passero, Avola per poi risalire verso Catania, Siracusa, Isola Bella (Toarmina), fino a Roccalumera (Messina). Continuano poi verso Capo Peloro, Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata di Militello e poi il rientro a Palermo passando da Cefalù. «Non nego la tristezza che abbiamo avuto leggendo il cartello che sanciva il nostro ingresso nella provincia di Palermo. Così il dodicesimo giorno abbiamo percorso gli ultimi chilometri lentamente. Non poteva mancare un bagno nelle acque cristalline del Faro di Capo Zafferano!»
Simona riempie di dettagli unici il suo racconto dettati dagli incantevoli paesaggi incontrati, ma non sono venute meno le difficoltà. Le salite, come quelle verso Castellammare o il Santuario di Tindari, il sole cocente, la pioggia «ma tutto ciò è stato compensato dalla meraviglia che abbiamo visto».
«Sicuramente non sono mancati gli imprevisti ma questi venivano trasformati in opportunità. Per esempio quando nell’attesa che aprisse un negozio per comprare una camera d’aria da sostituire, ci siamo rilassate nella spiaggia completamente deserta di Scoglitti.»
Ci confida «Grazie a questa esperienza mi sono davvero innamorata della modalità di viaggio in bicicletta. Permette di godere dei panorami in modo dettagliato e rilassante, senza contare il benessere che si prova quando si raggiunge una meta.»
Grazie Simona per averci raccontato la tua avventura biker-friendly in Sicilia fatta di incontri, bellezza e fatiche e siamo sicuri che il tuo esempio virtuoso sarà d’ispirazione per tanti.
Hanno già trasformato i colleghi in atleti della mobilità sostenibile e contribuito attivamente a ridurre le emissioni i dipendenti di INAIL, LIST, ISPRA, Fondazione Unipolis, Fondazione CRT e tanti altri.
Che si tratti di un progetto di sostenibilità per i dipendenti o di sponsorship per i nostri campioni, la partita del cambiamento la giocano anche aziende e organizzazioni.