Qual è l'impatto delle batterie agli ioni di litio?

5 Luglio 2023

La sostenibilità del trasporto elettrico: le batterie di monopattini elettrici, bici, moto e auto elettriche.

Parte della soluzione alla crisi climatica è la decarbonizzazione del settore dei trasporti e la conseguente riduzione del numero di auto a benzina o diesel. E i nostri MUVers lo sanno bene! Per coloro che, però, non possono muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, le auto elettriche forniscono una modalità di trasporto più sostenibile se rapportata a un’auto a benzina o diesel^[1]. In tutto il mondo, stiamo assistendo a un aumento della vendita e della produzione di auto elettriche. In Europa l’anno scorso, le vendite di auto elettriche sono aumentate del 15%^[2]. In Italia, dopo una diminuzione nel 2022, quest’anno il trend di vendita sembra essere in ripresa^[3]. Tuttavia, dietro le auto elettriche si cela un grande risvolto negativo ambientale e sociale. Qual è l’impatto ecologico delle batterie agli ioni di litio?

Batterie agli ioni di litio: origini e perché sono così importanti.

Le batterie ricaricabili agli ioni di litio alimentano telefoni cellulare, iPad, tablet, laptop ma anche scooter, biciclette e automobili elettriche. Rappresentano una parte fondamentale della transizione all’energia rinnovabile e all’elettrificazione, senza le quali non ci sarebbe modo di immagazzinare l’energia rinnovabile che stiamo creando (non disponibile 24 ore al giorno) e di ricaricare i dispositivi portatili e i veicoli elettrici.

Le batterie agli ioni di litio sono quindi diventate una parte necessaria della nostra vita quotidiana e della transizione all’energia pulita. Portano con sé, però, diverse implicazioni ambientali e sociali.

Le batterie contengono una varietà di metalli semi-rari, tra cui nichel, manganese, grafite e principalmente litio e cobalto^[4]. Più della metà del litio mondiale proviene dalle saline di Argentina, Cile e Boliva^[5]: i tre paesi del Sud America soprannominati il “triangolo del litio“. Più del 70% del cobalto mondiale, invece, proviene dalla Repubblica Democratica del Congo (Rdc)^[6], paese in cui la Cina possiede la maggior parte delle operazioni di estrazione industriale di cobalto^[7], domina la catena di approvvigionamento globale di batterie agli ioni di litio.

L’impatto ambientale.

La produzione delle batterie agli ioni di litio utilizzate per alimentare i veicoli elettrici rappresentano circa il 40-60% della CO₂emessa^[8] per la produzione dell’intero veicolo. Contribuendo, così, a un numero significativamente maggiore di emissioni associate alla produzione di auto elettriche rispetto alle concorrenti non elettriche. L’energia impiegata nei processi chimici e nella manifattura durante la produzione del litio è la principale causa di un’impronta di carbonio così elevata^[9].

La fase di estrazione del litio dalle saline ha, poi, una varietà di impatti negativi sull’ambiente naturale, compreso un elevato utilizzo di acqua, la distruzione degli ecosistemi con minacce alla biodiversità e il degrado delle paludi^[10]. Per non parlare degli impatti globali con i gas serra rilasciati dall’estrazione del cobalto, responsabili di deforestazione diffusa, inquinamento atmosferico e contaminazione dell’acqua^[11].

L’impatto sociale.

L’estrazione mineraria nel triangolo del litio comporta ripercussioni sui diritti umani delle comunità locali^[12]. Le condizioni nelle miniere artigianali di cobalto nella Rdc includono: salari estremamente bassi, condizioni di lavoro pericolose, inalazione di fumi tossici di cobalto, lavoro minorile e traffico di bambini^[13]. La maggior parte dei lavoratori non ha altra scelta che accettare questi condizioni per guadagnare uno o due dollari al giorno per nutrirsi e molti lavoratori hanno perso completamente i loro villaggi quando l’industria mineraria ha preso il controllo dell’area^[14]. L’estrazione artigianale è illegale ma esiste ancora sia nelle miniere artigianali sia nelle miniere industriali.

Quindi, come guardare con fiducia?

Come continuiamo ad andare avanti e come possiamo guardare con fiducia questa parte fondamentale della transizione all’energia pulita?

Sono diverse le nuove batterie promettenti in fase di ricerca, sviluppo e produzione (seppur lenta) in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, una startup tecnologica nata dall’Università di Stanford, EnerVenue, sta lavorando a una batteria metallo-idrogeno più sostenibile con il potenziale accumulo di energia su scala di rete. Allo Slac National Accelerator Laboratory del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, i ricercatori stanno lavorando per sviluppare batterie per le auto elettriche con i metalli abbondanti^[15]. In Spagna, BeePlanet è leader nella gestione delle batterie agli ioni di litio di seconda vita.

In una recente denuncia sulle condizioni nelle miniere di cobalto della Rdc, un assegnista di ricerca di Harvard, Siddharth Kara, ha documentato le violazioni dei diritti umani dietro le operazioni di estrazione del cobalto per consentire, come abbiamo visto, la produzione delle batterie agli ioni di litio.^[16]

Inoltre, come individui possiamo fare la nostra parte. E noi di MUV, lo sappiamo bene. Ecco qualche spunto:

Sosteniamo una delle tante organizzazioni che lavorano per migliorare le condizioni nelle miniere di cobalto e per fermare il lavoro minorile, migliorando l’accesso alla educazione;
Incoraggiamo i legislatori a sostenere la ricerca e lo sviluppo di batterie rinnovabili più sostenibili;
Incoraggiamo i legislatori a promuovere il riutilizzo delle batterie invece del riciclaggio per aumentare la durata delle batterie.

Fonti bibliografiche